Compilescion. Cap. 39 - the dream of a blue man.

 

www.youtube.com/watch?v=OKRJfIPiJGY

 

Notte fonda, classici rumori all'esterno. E nessun segno di sonnolenza.

Se avessi salvato un animale per ogni volta che mi son girato in quel letto mi chiamerebbero Noè. Ma non l'avevo fatto e forse era quello il motivo del mio avvolgermi nel sacco a pelo.

 

La porta della stanza si aprì lentamente ma in modo deciso, si affacciò con mio totale disappunto una anziana signora. Molto distintamente e con garbo mi chiese se c'era un fast food nelle vicinanze.

"C'è di sicuro signora, ovunque ce n'è uno. Siamo la 52esima stella sulla bandiera americana."

La domanda successiva la sapevo e avevo già la risposta pronta, tanto che la feci risuonare prima ancora che lei finisse di parlare.

"Quello è un paese di stronzi ma noi siamo peggio lo so, ci siamo fatti colonizzare da stronzi".

La porta si richiuse ancor più lentamente ma un pò titubante stavolta.

 

Mi alzai per andarla a chiudere, la ricerca delle scarpe fu osteggiata dal buio. Le trovai sotto il letto (ma non le avevo messe li...o no?) insieme ad un giornalino. "Ossignore, anche qui" la Torre di Guardia. Qualcuno l'aveva strappata in alcune pagine per farci chissà cosa. Forse c'aveva dormito Valerio Puggelli, chissà...

Ero intontito, forse il vino bevuto a cena. Forse il sonno mancato. Pensavo a ruota libera in attesa di un ritrovato equilibrio, anche instabile. Purchè bastasse a raggiungere quella porta.

Come nei film dell'orrore di quando ero piccolo il corridoio di notte sembrava sempre più lungo. "E c'è sempre una luce sotto la porta. E mai nessuno che dia fiducia dietro."

Il passaggio di qualcuno proiettò un'ombra che offuscò per un attimo l'unica indicazione valida per indirizzarmi. Poi il lampo.

Di nuovo la porta aperta, polizia, fermo dove sei, solite cose.

Ma ero sconvolto dalla mia calma. Come se lo sapessi. Come se lo sperassi.

"Cosa fai qui?" "Il documento è falso, ora ti facciamo il culo bello" "dai, dì qualcosa no?"

"Lottare per la liberazione animale non significa amare gli animali più degli uomini nè anteporre i loro bisogni ai nostri. Significa semplicemente allargare a tuti gli esseri senzienti il concetto di Diritti troppo spesso sconosciuto alla stessa specie umana. Viva l'Antispecismo militante e morte al capitalismo!"

Si scostarono un pò spaventati ed un pò preplessi, con l'espressione di chi si chiede dov'è la fregatura. Poi, metodicamente, iniziarono a spaccare tutto alla ricerca di non so cosa.

Il "leggero brusio" che provocavano con la loro operazione attirò finalmente il padrone dell'hotel. Ma quando fece il suo ingresso era strano..si era rasato nel frattempo ed aveva ripulito il suo volto anche dalle sopracciglia. Ecco a chi somigliava, me lo chiedevo da quando l'avevo visto..Bob Geldolf in The Wall!!!

Guardai le mie mani aspettandomele piene di vermi come quelle di Pink ed invece nulla.

Tornai in me e provai a parlare con le Forze dell'Ordine.

"Di che compagnia siete?" "Ottima compagnia, non vedi come festeggiamo?"

"E poi sono io che faccio lo spiritoso eh?" "Non ci crederai ma sei proprio tu, anzi solo tu"

Solo tu....solo tu....muore tutto l'unica cosa che vive sei tu...solo tu.

Mi svegliai sudato come poche volte, neanche quando lavoravo...beh, forse esagero.

E mi svegliai con i cccp che risuonavano nell'altra stanza. Caso o destino?

Era ora. Svegliai il portinaio/padrone/fucktotum e lo ringraziai per la puntualità del servizio nonchè per la splendida accoglienza.

"Prendo il 19 per il Duomo vero?"

Non rimasi sorpreso più di tanto quando vidi la vecchina sognata in nottata sull'autobus. Si girò, sorrise. "Scusi giovanotto, potrebbe obiettarmi il biglietto?"

 

Ma per un attimo ebbi paura.

 

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