Compilescion. Cap. 41 - Furto con scarto.

 

www.youtube.com/watch?v=DKbPUzhWeeI

 

"Quasi buio e c'è un tempo nero che tra un pò vien giù il mondo, si va?"

Non potevo ancora crederci, stavo per montare sul furgone con Onestina. Certo, c'era Rolando... Sperai nella pioggia e feci un giro rapido attorno al tavolo per raggiungere il furgone prima di lui. Ma prima di entrare mi soffermai per dieci secondi davanti al vetro.

Poi mi infilai all'interno ad attendere.

 

Accesi la radio, come al solito i canali che si sentono meglio sono sempre radio Maria e le informazioni sul traffico. Quella sera sarebbe stata vuota l'autostrada, la vocina metallica della speaker annunciava temporali con forte vento: mettersi in viaggio solo se necessario.

Vabbè, il mio era indispensabile, altro che necessario.

 

"Allora si va? Ti fermi a cena si?" "Certo, una braciola non me la nego stasera", quasi vomitai ma mi riuscì di dirla tutta quella stronzata. Mi serviva che pensasse che ero carnivoro.

Qualche goccia. Poi nulla. E all'improvviso un muro d'acqua, non ne vedevo da tempo così tanta... quanta ne serve per rendere inutili i fendinebbia.

 

Avevo la testa ferma e gli occhi che zigzagavano seguendo il tergicristallo.

Destra, Sinistra, Destra, Sinistra,....e dai....Destra, Sinistra,...per favore....Destra, sinistra, Destra, Grattata del metallo sul vetro.....era ora!

Finalmente il tergicristallo che avevo quasi staccato dal ferro era partito per la tangente.

 

Rolando frenò talmente a secco che quasi scivolai dal sedile.

"E ora?"

"Rolando dai, scendo io e lo cerco, vedo di trovarlo"

"No, vado io che ho l'impermeabile....tu tieni il motore acceso sennò si ingolfa"

"mh, ok ma copriti che viene giù un diluvio"

"Tranquillo, non muoio..devo farti sentire le mie bistecche"

"Certo." con un bel sorrisone falso da brooker finanziario lo salutai con la mano aperta e dondolante. Aggiunsi "Tengo la retromarcia così ti faccio luce un pò"

 

Il "Grazie" arrivò da fuori insieme alla pioggia battente.

E ora? Non sarei riuscito a ripartire, non in quel momento. Era impossibile guidare, e quasi non sapevo dov'ero. Avrei dovuto inventarmi qualcos'altro.

E' un errore non sperare mai nella provvidenza, a volte le soluzioni arrivano da sole.

 

Stava tornando un impermeabile con qualcosa che ancora vagamente somigliava ad un ominide ma con le squame ed aveva il tergi in mano..

 

Con un balzo felino superò la pozzanghera (per evitare di bagnarsi?) e iniziò l'operazione di montaggio, montava e rideva. Io davo un pò di gas e lo salutavo col pollicione alzato sorridendo. Successe tutto come al rallentatore. Lui alzò le mani ad indicare che aveva fatto e che dovevo lasciargli il posto...io feci cenno di si con la testa, guardai lo specchietto, accesi il tergicristallo ed alzai la frizione. Retromarcia, prima, schivato, seconda, terza, evvai!, quarta, siii, quinta.

 

Al primo casello fuori e di corsa anche. Che con quel tempo i poliziotti li trovi solo all'autogrill.

Dieci km sono come mille a volte. Ma c'ero, ero lucido e tranquillo. Felice.

"5 euro, buon viaggio"

"lo speriamo"

 

ok, ormai era notte, avevo tempo per fare le strade secondarie ed arrivare con calma da lei.

Andai molto piano ma arrivai che non era ancora mattina. Decisi di parcheggiare nel piazzale, dietro un albero e di sperare nella fortuna. Non feci in tempo, si accese la luce. Lei aprì le persiane in vestaglia e fece un balzo indietro, forse per non bagnarsi o forse perchè capì che ero arrivato. O tutte e due.

 

Quando un pc si blocca molti hanno la pazienza di attendere, qualcuno invece preme il magico tastino e riavvia il sistema. Io fui costretto a riavviare.

Scesi, girai intorno al mezzo e spalancai gli sportelli posteriori.

Giusto il tempo di richiuderli per evitare un clamoroso muggito notturno.

Non avevo scuse, mi girai.

Era li, bellissima e fredda.

 

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