Per chi si trova (per caso o perchè ce l'ho trascinato) a leggere questo blog e non mi conosce (cioè chiunque tranne due o tre persone) faccio un riassunto del sottoscritto.
Amo usare le parentesi e questo lo noterete presto (ho già iniziato no?), sono vegan da non moltissimi anni ma non ricordo più da quando e questo mi sembra un ottimo segno, ho seguito tutti i passaggi classici che vanno dal "mi piacerebbe ma non ce la faccio/mi piace troppo il prosciutto" passando per il "vegetariano va benissimo ma il panettone non me lo potete levare" e proseguendo col "vegan esonoapostoconlacoscienza" fino alla conoscenza della magica parola "antispecismo". Che cosa sia non è chiaro ancora, ma è chiaro il suo contrario: lo specismo a mio parere racchiude in un solo ambito tutto ciò che trovo di negativo sul pianeta Terra al momento. Ed è molto legato all'uomo, non perchè non possano esserci altri esseri specisti a loro modo quanto per l'importanza che l'essere umano ha assunto nella storia del pianeta da ventimila anni a questa parte.
Non so se per caso o per destino, ma noi siamo diventati i dominatori del pianeta o almeno pensiamo di esserlo.
Che poi lo si sia effettivamente è da verificare, alcune teorie contrarie sono effettivamente interessanti. In fondo stiamo meglio noi o una formica che fa la sua vita fregandosene del G8? La differenza sta nel fatto che la formica non può schiacciarci, noi con un solo "click", premendo i pulsanti errati...possiamo cancellare la vita sulla Terra.
Ma torniamo al sottoscritto: non sono solo vegan ma antirazzista, anarchico e fondamentalmente apprezzo i partigiani. Mi considero "italiano" avendo vissuto per periodi lunghi in varie città del centro, riesco molto meno a sentirmi padano nella brianza che mi ospitò qualche tempo fa. E non è una questione politica ma del vivere comune. E anche di paesaggi e di carenza di sole. Mi sono abituato troppo bene in Toscana, ho vissuto in un posto stupendo per molti anni, al punto tale da considerare normale vivere attraversando un bosco per andare a lavorare, uscire di casa e trovare un istrice che ti guarda. Potevi camminare per chilometri senza incrociare un uomo. Quindi ora sono in partenza per le Canarie, zona conosciuta anche per gli ampi spazi deserti.
E qui altro punto per il sottoscritto: tranne sparute e giustificate occasioni in cui è auspicabile afflusso di gente (manifestazioni, concerti) preferisco non avere molte persone intorno. Poche ma buone.
L'esperienza più significativa degli ultimi anni è l'aver capito che l'esperienza non serve.
Citando il mio guru personale del momento (Alberto Angela) "se avrete la pazienza di seguirmi" magari capiremo un pò tutti qualcosa in più. Di cosa? E che importa? ;)