vecchi scritti a caso.

22.05.2009 00:00

per bruno (e jurka...e tanti altri..)   
Era sempre incazzato, teso, perennemente di vedetta.
Ultimamente non si fidava più di nessuno, anzi aveva la strana abitudine di isolarsi completamente dal resto del mondo per mesi e dormire. Pensava che così poteva risparmiare energie per tempi migliori.
E i bei tempi arrivavano puntuali, rinasceva in lui la voglia di fare lunghe passeggiate nei boschi, arrampicarsi per strade poco battute e mai frequentate. Ma il tempo era inesorabile con il suo fisico.
Al nero corvino si stava sostituendo sempre più evidentemente il grigio fosco, quasi scolorito. Ma ogni suo pelo era parte di se, come gli altri organi...li usava tutti per gustare la vita una volta. Non più, non ora.
Non cercava neanche di arrivare sul monte davanti casa sua, quella statale a 4 corsie che tagliava la vallata dritta come un rasoio gli dava fastidio. E non gli serviva, perchè avrebbe dovuto prenderla? Non lo avrebbe portato dove voleva andare.
Decise che sarebbe rimasto dov'era a smaltire quel piccolo fastidio allo stomaco e a recuperare le forze...
Lo portarono via dopo i rilievi del caso. Avrebbe indagato il nucleo speciale, un caso di avvelenamento così non si sentiva da decenni, forse pesticida. Avrebbero cercato il colpevole, ma i fondi per quel tipo di indagini sono sempre meno...e poi in fondo è solo un altro orso morto.

Per Bruno, nato orso, vissuto libero, morto per denaro.

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