Compilescion. Finale nr. 2 Traumatologia applicata.

 

www.youtube.com/watch?v=NrgcRvBJYBE&ob=av2e

 

"Il bar della stazione apre presto di solito. Speriamo.."

Non avevo voglia di camminare ma l'esigenza di un caffè si faceva sentire.

Poi magari avrei potuto trovare anche un fioraio e portarle delle rose rosa.

 

Ero sovrappensiero, lo ammetto. Colpa mia, può essere.

Ma tutto quel che è successo esula parecchio dall'ideale che avevo immaginato per me in modo plausibile. Stavo pensando alle notizie del mattino, all'ennesima esecuzione in USA.

"Non è nel morire la sofferenza. E' nella consapevolezza, nella paura della morte. Un condannato a morte la sua condanna non la sconta con l'esecuzione ma attendendola."

Pensavo a quanto deve essere terribile sapere che sei vivo solo in attesa di morire, senza poter far altro che attendere. Non avrei mai voluto provare quell'esperienza.

"Il mucchietto di secondi che separa l'arrivo della scossa dalla morte è un soffio, un attimo."

 

Mi girai mentre attraversavo e pensavo, ebbi la conferma delle mie teorie nei tre secondi intercorsi tra la vista della scritta Volvo all'altezza degli occhi e l'impatto. Neanche il tempo di alzare le mani ed arrendersi. Ricordo tutto ancora oggi, non posso far molto se non ricordare e raccontare. E sono ancora convinto che la pena maggiore sia non poter far nulla in attesa dell'evento finale. Se finale è..

Fortunatamente c'è chi si occupa di me, ogni tanto esco anche. E ho chi mi ascolta, chi traduce ogni mia parola in bit informatici e mi tiene collegato col mondo.

Ora ho tempo, molto tempo per pensare. La società, così come è strutturata, non permette molto a chi è completamente paralizzato.

 

"La pietà non ci interessa, chi è nelle nostre condizioni non va consolato ma rispettato. E per rispetto intendo anche la consapevolezza della nostra presenza che dovrebbe rivelarsi anche nei piccoli gesti quotidiani." Il mio ultimo intervento su un giornale locale dopo una notiziola sui divieti di sosta è piaciuto a molti...Forse sto diventando matto ma mi sono candidato alle elezioni comunali, mi son detto "almeno potrò stare insieme ad altri che non fanno nulla!", fortuna l'ironia non mi abbandona mai. E neanche la voglia di lottare.

 

Ogni tanto qualcuno mi viene a trovare, Cavolo e Carota andrò a trovarli io. Mi hanno invitato ad una conferenza in Sicilia, ho chiesto di poter passare da Trapani per andarli a trovare.

E ritroverò anche gli altri, a quel che so è quasi tutto invariato. Tranne che Anna ha scelto Claudio alla fine ed anche Sergio si era sistemato, non col matrimonio. Il suo Giovanni gli aveva fatto scoprire un nuovo mondo fatto di esperienze entusiasmanti.

Ma vivono ancora tutti insieme allo stabilimento, mi hanno addirittura accusato di cercare scuse per non pulire la spiaggia. Eppure i famosi 500 euro li ho restituiti, certo avevo suggerito una donazione a Sea Shepard ma son dettagli.. e poi fu Claudio ad accettare.

 

L'avvocato ha seguito tutte le pratiche per la liquidazione dei danni, non ricordo neanche quanto mi han dato.. i soldi non mi interessano, è risaputo. Ma sono andati in buoni progetti, quelli si che mi interessano, mi tengono vivo.

 

E poi lei, si. Viene spesso, porta i bimbi a trovare lo zio scemo (ha il coraggio di chiamarmi così quando l'unica cosa che uso bene è il cervello ed approfitta del fatto che non posso inseguirla con un nodoso randello). Il marito è un bravo ragazzo, un pò troppo per bene per i miei gusti ma non glielo dirò mai. Certo, Valentina gli somiglia... ma Giovanni Lindo è sputato il sottoscritto. Prima o poi le chiederò se prendeva la pillola all'epoca ed anche se il nome che le ho suggerito l'aveva accettato solo perchè le piaceva.

No, non credo che le piaccia, lo chiama jo di solito!

 

Ah, ho iniziato a scrivere (che per un tetraplegico è di un'ironia unica) e continuerò.

 

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