Stati d'animo.

19.07.2009 00:00

Ho il cervello in sciopero. Non che si rifiuti di collaborare per le cose essenziali ma ogni mio sforzo teso alla ricerca di possibili soluzioni per la mia vita è assolutamente vano. E quindi mi ritrovo con l'esigenza (dettata da tutta una serie di organi interni) della ricerca di stimoli ed un sistema nervoso che non ha voglia di cercarne, disilluso e sfiancato dalle situazioni createsi nel "mondo esterno". Il disordine al momento regna sovrano, sono riuscito a tenere sotto controllo esclusivamente le mani, gli occhi ed una piccola parte dell'encefalo ovverosia quel che sto usando al momento per comunicare col mondo.
Alcuni organi interni hanno contestualmente dichiarato la loro disponibilità a collaborare col sottoscritto quindi al momento ho garantite le funzioni essenziali quali respiro e battito cardiaco anche se in modo irregolare e con ampio spettro di velocità. Dalle notizie frammentarie che mi giungono il mio caos interno si rifà al concetto dell'antica Grecia, è cioè la "personificazione di uno stato primordiale di vuoto buio anteriore alla creazione del cosmo da cui emersero gli dei e gli uomini". C'è dunque la possibilità anche remota che io possa divenire un Dio? E in cosa consisterebbe poi la mia missione sulla terra una volta acquisiti i supremi poteri? No, non ne sarei capace. Credo rifiuterei l'incarico, sto pensando addirittura di non accettare neanche il più probabile mandato da uomo. Figuriamoci svegliarsi ogni mattina sapendo di dover gestire tutto un pianeta che un tempo funzionava benissimo. E dover cercare di riparare i danni creati da una singola specie creata da un mio predecessore con la palese intenzione di vedersi qualche partita di calcio ogni tanto. Essere Dio è una responsabilità non da poco.. miliardi di persone che ti pregano, altre che ti insultano perchè non sono state in grado di lottare per un amore o perchè dove vivono ci son loro "coabitanti" di un colore diverso.
Essere uomo sarebbe un pò più facile, i poteri in genere son molto più limitati ed è difficile che possa capitarti la possibilità di "cambiare il mondo". Gli umani di solito vivacchiano convinti di non dover mai morire, almeno finchè non si dimostra loro il contrario. Sarebbe abbastanza facile essere un uomo se non fosse per quel malfunzionamento del software...i "sentimenti".... certe funzioni non sono ben supportate a volte dal cervello e quindi non si riesce ad amare o si ama troppo, si odia, ci si sente soli o circondati da troppa gente. Non si vive bene coi "sentimenti" ed è questo alla fine il motivo per il quale il mio cervello è sceso in stato d'agitazione.
E se ci penso bene....
ha ragione. Scendo in sciopero anch'io.

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