Compilescion. Cap. 8 - Times ar not changin..

 

www.youtube.com/watch?v=OIpum4NAapg

il rumore del mio battito cardiaco, il peschereccio al largo che suona nella nebbia... ma che cazzata! "Sono rude io. Ho la pelle di carta vetrata."

Non è vero invece. Continuava a venirmi in mente quel pezzo, il testo. Avrei voluto scriverlo io, qualcuno l'ha fatto per me e mi accontentavo.

Era difficile stare tranquilli, era un'infinità di tempo che non la vedevo. Che non la guardavo voglio dire. Parlarci ogni tanto si, ci parlavo. Ma sempre con le dovute precauzioni, che non si sa mai...

Il lavoro mi portava via poco tempo, molto me ne rimaneva..troppo. Impegnarsi per me voleva solo dire attivismo e non era il momento buono per darsi da fare.

"Meglio spalare merda per un pò". Poi mangiavo, m'era tornato l'appetito...scherzi del lavoro.

L'Anna cucinava bene prima, ora mi sembrava una dea dei fornelli. Addirittura Sergio era simpatico a volte, Claudio no...ma non si può volere tutto dalla vita.

Non si può volere tutto dalla vita, neanche rinunciando a tutto il resto...neanche se è solo una cosa che vuoi....e neanche se te la meriti.

Tanto valeva sopravvivere in attesa di tempi migliori, o meglio vedere se ci sarebbero stati.

E il battito cardiaco tornava a farsi sentire...tachicardia....

 

Di giorno il caldo ti lessava, la sera ci pensava il thc. Ennesimo reato di cui potrei esser incolpato, a guardar bene sono proprio un delinquente. Furto di animali, detenzione di "trocaina" come la chiamò il maresciallo al concerto dei CCCP nell'86. Ancora ci rido.

E nonostante lo stato di perenne rincoglionimento totaleglobale non riuscivo ad essere libero dal pensiero di quei capelli che avevo sognato sul treno la settimana prima. Freud direbbe che probabilmente avrei voluto una mamma coi capelli uguali. Io lo manderei a fanculo.

E si andrebbe a prendere un tea al cafè della paix con Battiato e Giusto Pio.

Bono sto fumo!!

E di nuovo Somebody....Era l'unico brano dei Depeche che conoscevo a memoria, ogni nota, ogni singola parola, il modo in cui viene cantata, l'ululato finale, tutto.

 

Cominciai a pensare che quella situazione di stallo doveva finire. Ma non sapevo come andare via di lì, e soprattutto dove andare. Parenti zero, amici tanti ma squattrinati quanto me.

"arrangiati!"...la voce del mio angelo custode non era molto gioiosa, sembrava offeso quasi.

La solitudine moltiplicava i personaggi immaginari che m'ero sempre creato fin da bimbo, per raccontarmi delle fiabe da solo. L'angelo custode, il coatto, il politicante, il mollicone, pinguinopisolino, lo skrondo...

Chi fossi io non era chiaro, tutti questi messi assieme quella sera che decisi di andare.

Parlai con l'Anna, l'Anna parlò con Sergio e Claudio, Giovanni non parlò con nessuno...ma dov'era finito? bah...

 

"Che carini, grazie" fui costretto a dirlo quando mi dissero che avrebbero finito loro la stagione, a patto di avere la certezza che sarei tornato l'anno successivo.

"Eccheppalle" lo pensai quando mi vollero abbracciare, l'Anna mi soffocò letteralmente, per un attimo pensai che avrebbe voluto fare sesso con me...e fin lì va bene. Ma pensai lo stesso anche quando m'abbracciò Claudio (e mi preoccupai non poco). Con Sergio andò meglio...

 

Ci guardammo in faccia per trenta secondi.

Enjoy the silence.

 

Ciao.

 

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